Il mio articolo sulla rivista TOSCANA & CHIANTI NEWS
Lo vedi spuntare al crocevia di terre ricche di storia il Castello della Chiocciola: da una parte l’antica Via Cassia, che si è appena lasciata alle spalle l’imponente fortezza di Monteriggioni: questa è la strada che i romani percorrevano per andare a Firenze e che tuttora è praticata da chi ha voglia di godersi il panorama della campagna Toscana, abbandonando per qualche ora la retta via di strade più moderne e scorrevoli. Poco più in la, ecco snodarsi i sentieri della Via Francigena, dove i pellegrini di tutta Europa,con ruvidi mantelli, bisacce, cappelli a larghe tese e i bastoni con la punta metallica, calpestavano queste terre per raggiungere la città eterna,e quando erano di ritorno, vedevi appuntati i riquadri di stoffa con le effigie dei Santi Pietro e Paolo. Infine le strade della Montagnola Senese, ricche di percorsi per il trekking, che vanno da Colle Ciupi, a Santa Colomba, fino a San Leonardo al Lago, inerpicandosi tra boschi di quercia e lecci, perseverando sensazioni di pace e benessere.
Il Castello ha una storia antica: insieme ai vicini fortilizi medievali di Riciano, Strove e Monteauto, serviva come avamposto di difesa per proteggere la repubblica di Siena, dagli attacchi della rivale Firenze. La Chiocciola, deve la sua notorietà anche a un glorioso fatto d’armi: resistette ostinatamente agli attacchi di un battaglione di mille fanti e cento cavalieri austro-spagnoli, al tempo della guerra di Siena nel 1555. Il Castello si arrese con l’onore delle armi, dietro pagamento di 700 scudi d’oro ai vincitori. Tra i vari proprietari, che si sono succeduti nel dominio, i più importanti sono stati i Piccolomini d’Aragona, seguiti dai conti Brancadori. Proprio un membro della famiglia Brancadori, verso la metà del 1800, si giocò il castello durante una notte di ozi e libagioni, facendolo passare nelle mani dell’inglese Mister o’Brien.
Nei suoi sotterranei, è tuttora conservata una grotta risalente al periodo neolitico, e parte dei suoi reperti sono conservati nelle sale del British Museum di Londra. E’ definito uno dei più bei castelli della provincia di Siena,e con la sua torre possente e cilindrica, che termina con una garitta, sbuca all’improvviso tra olivete e campi seminativi. Il feudo, composto da due edifici, è costruito su fondamenta etrusche e costituisce un raro esempio di architettura normanna. Sembra che sia stato così concepito nel medioevo, come roccaforte dei feudatari della vicina Staggia.
Il nome “Chiocciola”, viene attribuito alla scala elicoidale, che è all’interno della torre, alla quale si accede ancora dall’antica porta in ferro battuto del XIV° secolo. Il castello con il cassero merlato e il torrione cilindrico, sono entrambi arricchiti da beccatelli in mattoni. La residenza, comprende anche un vasto edificio costruito nel 1700 e adibito a residenza padronale, abbellito da volte e arcate, e protetto da un giardinno adorno di lecci secolari. A poca distanza, troviamo “La Villa”, una grande torre quadrata in pietra, coronata da merli, circondata da mura e da altre costruzioni, che una volta era inclusa nel territorio della fattoria.
STEFANIA PIANIGIANI
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