Per l’Immacolata, sono stata invitata da Valeria e dall’APT di Chiaciano Terme a Montefollonico, alla manifestazione “Lo gradireste un goccio di Vin Santo“. Non ero mai stata a Montefollonico ed è stata una bellissima scoperta! Un borgo antichissimo, protetto da una cinta muraria con torri di forme particolari e la bellissima Chiesa del Triano, poco fuori dal paese, immersa tra gli ulivi. Ma il bello è stato vedere tutti i produttori di Vin Santo, che nel paese sono una cinquantina di famiglie, promuovere il loro tesoro. Tanti prodotti unici, artigianali, di varie sfumature, prodotti sia con uve bianche che rosse (Occhio di Pernice).
La mattinata è cominciata al teatro “Vitolo” con la presentazione tra il gemellaggio con lo Sherry dell’Andalusia e il Vin Santo di Montefollonico, supportata da filmati e seguita dalla tavola rotonda condotta dalle gemelle Squizzato. Dibattito presieduto dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Salvadori, dal Presidente della Camera di Commercio di Siena Guasconi, da Magda Antonioli, direttore del Master in “Economia del Turismo” alla Bocconi di Milano e da Anna Maria Betti, Assessore provinciale all’Agricoltura e Turismo.
I punti salienti sono stati nel promuovere bene il territorio e le tipicità, attraverso le nuove tecnologie, riportare i giovani nel settore dell’agricoltura, fare alleanze tra piccoli produttori (Radda è già un esempio in questo, specialmente nel mondo del vino!), ma sopratutto fare attenzione alle nuove realtà emergenti nel settore turistico, come le Marche e riuscire a fare della Toscana, una regiona con la sua propria “Tracciabilità” nel turismo puntando sempre di più nell’eccellenza dell’ospitalità.
Nel pomeriggio ho partecipato ad un interessante degustazione tra vini spagnoli e sherry, abbinati con cibo toscano e spagnolo. Mettere a confronto il prosciutto di Cinta Senese con un Patanegra stagionato 24 mesi è stato molto stimolante, così come provare l’agnello scottadito o quello speziato abbinati a un Arnoldo 2008 Sardon del Duero, sapido e di buona acidità. Il Tinto Pesquera 2007 con note di frutta cotta e l’Abadia Retuerta 2005 “Selection Especial”, leggermente erbaceo e con note di caramello.
Ma non è mica finita quì! Con la mousse al cioccolato e il semifreddo alle nocciole sono arrivati gli Sherry! Alvear 2008 Pedro Ximenez colore ambra carico, persistente, con note di fico maturo e dattero. Alvear Solera 1927 Pedro Ximenez: complesso, frutta cotta, nocciola. Osborne Santa Maria Cream: fine, note amarognole di mandorla, tostato , dattero. Osborne Pedro Ximenez 1827 Swet Sherry: intenso, persistente, con leggere note candite di cedro.
Il Concorso del “Miglior Vin Santo fatto in casa”, al quale hanno partecipato ben 73 produttori è stato vinto da Claudio Rossi con l’annata 2005 e da Giancarlo Roggi per il miglior Vin Santo secco. Per ogni vincitore, un caratello da 60 litri.
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