Per i torinesi è semplicemente “El Valentin“, il più famoso parco cittadino, il polmone verde della città adagiato lungo il Pò.
Il parco del Valentino a Torino, è opera di un francese, il paesaggista Barillet-Descamps e secondo me il miglior periodo per visitarlo è adesso, con i colori autunnali dell’oro, del rosso e del bronzo.
A me è piaciuto un sacco, poi è pulito e curato, come la maggior parte dei giardini torinesi. Tassi, cedri centenari, Araucaria imbricata e Chamaecyparis notkaensis sono tra gli alberi che si possono incontrare lungo i suoi viali. Inoltre c’è anche l’orto botanico e il giardino delle rose, ho notato molte similitudini con il Parco del Buen Retiro a Madrid, che ho avuto il piacere di visitare lo scorso anno sempre per il ponte dei santi. E ancora salite fin su al giardino roccioso costruito per il centenario dell’unità d’Italia, infine e ammirate le due belle fontane del parco, la fontana luminosa e la fontana dei dodici mesi.
Con le belle giornate è possibile fare ogni tipo di attività all’aria aperta, come correre o praticare la caporeira. C’è anche un efficiente servizio di bikesharing a prezzi onesti,
Al suo interno, oltre alla villa sabauda denominata “Castello del Valentino” e oggi sede della facoltà di architettura, si trova anche il borgo medievale, la fedele ricostruzione di un antico borgo, eseguita per l’esposizione generale Italiana del 1884.
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