Sarà il “tempo”, saranno le “temperature” che fanno di tutto per farti rifugiare al “Cenacolo del Pescatore“, la creatura di Daniele Pescatore, lo chef e padrone di casa, partenopeo di nascita con una profonda passione per l’arte e il mare, che ha deciso di “ancorarsi” nella città medicea ….
Arte che traspare dal quadro riflesso nei vetri del piccolo giardino d’inverno…l’ultima cena del grande Salvador Dalì…sarà un caso che anche io questo quadro lo abbia in casa? Un ritrovo del gusto che si ritrova nei dipinti alle pareti di Masi, ricchi di colore che sorvegliano i pochi tavoli rotondi, con candidi tovagliati sia nella sala principale che al piano interrato, dove si trova una piccola saletta per piccole combriccole di appassionati enogastronomi….
Mi sento un pò Jeanne d’Arc, nel mio viaggio tra profumi e sapori, una visionaria che da un piccolo piatto trae grandi aspettative, a partire dal menu, arrotolato come una pergamena preziosa, pronta a rivelare misteriose delizie…Non solo Mediterraneo, ma anche Mare del Nord, oceano…semplice ma sempre stuzzicante l’appetizer di ostrica al naturale in acqua di mare, accompagnato dalla Pilsner Urquell, seguito da un “mirabilante” scampo filato” che gioca con le consistenze morbido-croccante.
Il meglio del “Mare Nostrum” arriva con l’interpretazione tirrenica del polpo napoletano: su un adattissimo piatto a forma di onda, sopra un delicato letto di patate ecco piccoli bocconi che variano dal fritto, al grigliato per arrivare al polpo bollito: octopus tenerissimi e gustosi in ogni interpretazione.Sono presentati come fossero due cigni in amore dal lungo collo, gli insoliti granchietti di muta su letto di spinaci croccanti, così buoni da farsi tentare dal bis….
Il personale originario della terra del “sole levante”, si amalgama bene, sia in sala che in cucina con le tradizioni mediterranne di Daniele, dando origine a un misto di inchini e danze, che il buon “Takero“, ama personalizzare, servendo le sorprese di Nettuno: quando arriva con un grande disco volante con all’interno una profumatissima crema e un piccolo satellite posto accanto, la curiosità è davvero grande…interpretazione di fave e pecorino e pecorino e fave, passatina e gelato creano un contrasto di temperature davvero piacevole.
Gustoso il risotto di calamari con conquille Saint Jaques, omaggio all’Aquila senese con morbide onde gialle di maionese e nero di seppia, intrigante la spigola all’acqua pazza che fa sentire tutta la brezza olfattiva del nord…Senza nulla togliere all’astice, asparagi, uova e tartufo: un mix aromatico assolutamente da provare..
Dulcis in fundo, profumi del sud nei dessert: Calabria passionale nel tartufo gelato in aroma di liquirizia, Sicilia nel cheesecake di caprino in salsa di arance. Carta dei vini che esalta i bianchi e le bollicine, ma che sa offrire anche insolite proposte com il “Furmint” valdostano oppure il fresco rosato ” Messidoro”, della fattoria di Piazzano.
Borgo Ognissanti, 68
Firenze
055 277 6280
CHIUSO IL LUNEDì
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=1JQgNJdVDvk[/youtube]
2 Commenti