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Pan co’ Santi “senese” di Silvia, la ricetta

06/10/2009
pan co' santi senese, la ricetta

pan co' santi senese, la ricetta

Il Pan co’ Santi è un dolce tipico della provincia di Siena e di alcune zone del grossetano, e ogni zona lo chiama in un modo diverso, infatti è facile vedere i cartelli dei “forni” con su  scritto:  pandesanti, pancosanti,  pan coi santi, pan dei santi, pan dei morti ecc. Prende il nome dal fatto che viene preparato nel periodo che precede la festa di “Ognissanti” il primo di novembre,  ma ci tengo a precisare che alcuni panifici e pasticcerie cominciano a farlo da fine agosto, inizio settembre.

 

 

Vi metto la ricetta che mi ha dato la mia amica Silvia,  da fare con molti “santi” (uvetta e noci), e con pazienza visto che la lievitazione richiede molto tempo, ma alla fine l’attesa viene ripagata dalla bontà del dolce…provare per credere..

INGREDIENTI:

1 kg farina 00

250 g di uvetta

400 g di noci sgusciate

50    g di lievito di birra

400 g di acqua tiepida

250 g di olio di oliva

10 cucchiai di zucchero

3 “cucchiaini” di sale

3 “cucchiaini” di pepe

1 tuorlo d’uovo (per spennellare la superficie)

Mettere le noci in una padellina con pochissimo olio, farle dorare e appena saranno pronte, spengete il fuoco e lasciatele raffreddare.

Sciogliere il lievito di birra in acqua tiepida.

In una ciotola molto capiente, mescolate la farina, lo zucchero, il sale, l’uvetta, le noci, l’olio e il pepe, e per ultimo aggiungete il lievito precedentemente sciolto.

Con l’impasto ottenuto, formate una palla, mettetela nel recipiente, copritela con un panno e lasciate lievitare per almeno 6 ore.

Quando la pasta è lievitata, formate i panetti (con queste dosi ve ne esconono 6), spennellateli con il tuorlo d’uovo sbattuto e incideteli con una croce.

Metteteli in forno, precedentemete riscaldato, per 30/35 minuti a 180°, sfornateli, lasciateli intiepidire e buona scorpacciata…

Voi lo fate al solito modo? Oppure avete le “vostre” varianti? Fatemi sapere…..

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13 Commenti

  • Reply capric 06/11/2016 at 10:14 am

    Seguito la ricetta: pan coi santi memorabile, vale la pena pazientare per 6 ore per farlo lievitare bene.

  • Reply Elisa 29/11/2017 at 1:51 pm

    L’unica variante che ho apportato alla ricetta è quella di far rinvenire l’uvetta nel vin santo per circa 10-15 minuti. Questa ricetta è fantastica, ormai sono circa 3 anni che faccio il pan co’ santi e tutti mi fanno i complimenti e mi chiedono la ricetta. Grazie Stefania!
    Elisa

  • Reply Martina 26/09/2018 at 2:45 pm

    Ciao Stefania, nella ricetta la dose è riferita al lievito di birra fresco? Se sì,hai mai usato quello secco? Quanto? Grazie 🙂

  • Reply Martina Pignotti 05/10/2018 at 11:31 am

    Ciao Stefania, volevo dirti che usato 2 bustine (14 g in tutto) di lievito di birra secco anzichè 50 g di lievito fresco ed ho spennellato la superficie con albume mischiato ad un goccino di latte anzichè con il tuorlo (non gradisco l’odore che rilascia in cottura). Il pan coi santi è venuto davvero bene! Grazie per la ricetta 🙂

  • Reply Michele 07/10/2018 at 4:28 pm

    La ricetta è davvero ottima. Personalmente preferisco ridurre il pepe ed aggiungere un cucchiaino di cannella in polvere…per chi gradisce il sapore, ovviamente 😉 ed anche l’uvetta la faccio rinvenire in un liquore all’arancio casalingo, che da ai chicchi una sfumatura particolare e molto buona.

  • Reply antonella 01/11/2018 at 8:38 pm

    Salve ho fatto questa ricetta apportando le modifiche di Elisa e Martina e i miei panetti sono venuti buonissimi ne ho regalato qualcuno e già mi hanno chiesto la ricetta…grazie Stefania

  • Reply Pan co' Santi per l'autunno | Il blog di Michele Pinassi 02/10/2019 at 9:43 am

    […] Certo così in rete una ricetta diversa dal solito e la trovo su di un blog che già avevo scoperto qualche mese fa: La Finestra di Stefania. […]

    • Reply Giovanna 23/10/2019 at 11:40 pm

      Uso gli stessi ingredienti, ma 50 g di lievito di birra è impensabile! Ormai tutti usano quantità minime di lievito di birra e lunghe lievitazioni, a vantaggio del gusto e della digeribilità. E fanno bene. Sul momento ho pensato che in 50 vi fosse uno zero in più, oppure che fossero 50 g di lievito madre . Chissà! Fatto sta che io col passare del tempo ho diminuiti la quantità di lievito per tutti i lievitati. Ora uso 2 o 3, solo due o tre, grammi per 1 kg di farina. L’ho fatto anche col metodo “senza impasto”, cotto in pentola nel forno.

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