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La tribù delle foglie verdi: il mio articolo su “Gola Gioconda” di Natale

20/12/2010

C’era una volta un vecchio detto che diceva: dicembre davanti t’agghiaccia e di dietro t’offende! In un certo senso è vero, perché sono in arrivo i primi freddi e le prime gelate mattutine. Ma è del tutto sbagliato pensare che con l’arrivo dell’inverno, l’orto smette di produrre i suoi prelibati frutti.

E’ in questi mesi che la tribù delle foglie verdi, dimostra tutta la sua forza e il suo vigore.  Nelle zone più ostili, si formano grandi accampamenti di tende bianche, sapientemente montate da mani esperte,  che avvolgono i nuovi nascituri, avendo cura di aprire le porte quando il sole vuole salutarli, per poi rimetterli al riparo, prima che la luna gli auguri la buonanotte.

 Partiamo con i fiori nell’orto. Fiori? O non stavamo parlando di ortaggi? Perché il broccolo, i toscanissimi rapi, il carciofo o il cavolfiore non producono infiorescenze? Ammetterete che è vero, e che il “Romanesco” con le sue piccole piramidi verdi, vi fa impazzire in insalata, che i rapi ripassati nell’umido delle braciole di maiale vi fanno avere visioni paradisiache. E come non parlare dei carciofi? I fiori violacei o azzurri sono anche ermafroditi. I fiorentini gli adorano perché fanno parte della grande varietà dei violetti, famiglia  allargata da Palermo alla Liguria . E se non ci fossero loro in questo momento, con i loro caldi abbracci fogliari, e le brattee avvolgenti, come fareste a mangiarli ripieni di carne, a gustarvi uno sformato oppure terminare un pasto con il liquore digestivo a base di carciofo?

Il cavolfiore si presenta, bianco,croccante e fiero, ma se intimorito può diventare violetto. I più forti dell’arena sono Ercole dalla testa grossa e il Gigante di Napoli, ma anche “Natalino”, “Gennarese”, “Febbrarese”, “Marzatico” e “Aprilatico”, sono dei bravi gladiatori, che si esprimono mensilmente, uno per uno, nella  propria specialità. Il cavolfiore, diventa peccaminoso fritto,  poetico lesso e trova la morte ripassato nell’umido.

LE SFILATE INVERNALI

Gli ortaggi sopra citati si avvalgono di forza e temperamento, ma il primato della grazia e della civetteria va a insalate e radicchi. Fanno a gara per calcare le passerelle delle sfilate di moda più importanti da Les Halles di Parigi al Sant’Ambrogio di Firenze, roteando le gonne dai colori più improbabili. Inizia il radicchio di Castelfranco con le sue balze rosse, screziate di bianco e giallo, segue la “Rossa di Treviso”, avvolta in foglie lunghe e croccanti, e gran finale con la “Rossa di Verona”, voluminosa e con strati a rosetta.

Molti verdi sono stufi del loro colore e vogliono ringiovanire con l’imbiancagione: ecco che si interrano porri, cardi, endivia, sedani e finocchi. Pronti a diventare ancora più belli e croccanti e per essere stufati, gratinati e amalgamati alle migliori salse francesi, come la Madame Besciamella e Madame Aurora.

Tutte queste meraviglie che la natura ci offre, sono belle da mangiare, ma anche adatte a decorare la vostra tavola. Visto che ci avviciniamo al Natale, perché non sorprendete i vostri ospiti con prati di spinaci e stelle rosse di amarillo? Alberi natalizi fatti con il cavolo romano e foglie di cavolo nero alternati a bacche rosse? Non è fantascienza, lasciatevi guidare dalla fantasia e realizzerete delle composizioni natalizie originali, che faranno rimanere tutti a bocca aperta.

SUPER….MERCATO!

Per una volta, fate un corno al vostro supermercato e prendetevi il sabato mattina per andare al mercato, Noterete che i profumi sono diversi, che anche il broccolo un po’ ammaccato ha il suo fascino e fatevi una domanda. Da quanto tempo è che non vedete carciofi, cavolfiori e broccoli di diverse dimensioni? Da quanto tempo è che non sentite il vero profumo della terra? Siete tornati nel posto giusto, dalle perle dei piccoli coltivatori, che anche se sono un ò più ciccioni o più secchini, questi ortaggi hanno un carattere e un sapore unico per ogni elemento. Invece che la classica pianta natalizia, all’amico che ama cucinare, questo Natale regalate un bel mazzo di verdure, composto a dovere, farete un figurone.

 QUESTA SONO IO:

I profumi dei miei giardini, sono pian piano riuscita a incontrarli ance nel vino e nel cibo, che sono diventati la mia grande passione. Non sono un critico professionista, ma adoro sperimentare ristoranti e cibi nuovi, che nei momenti liberi amo riproporre nella mia cucina. Da Gaiolese, ho una grande passione per il vino e per il Sangiovese, e mi piace visitare le aziende dei piccoli produttori che vanno in barba alle mode del momento, facendo lo stesso vino da anni. Le avventure di un “ENOGASTROGIARDINIERA”, le potete trovare nel mio blog, al quale dedico passione e sentimento.

http://lafinestradistefania.simplicissimus.it/

STEFANIA PIANIGIANI

Un grazie  di cuore a Chiara Tacconi di Gola Gioconda, che mi ha fatto scrivere questo articolo.

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