Ecco il mio articolo su Toscana & Chianti News di luglio.
Passando lungo le strade del Chianti, all’improvviso si resta folgorati da un istallazione contemporanea che proprio non ci si aspetta: una grande bottiglia di vino, campeggia all’incrocio che dalle “Granchiaie”porta a Pievasciata. E’ collocato strategicamente, sopra l’Arbia, il blocco unico di lava vulcanica, opera dell’indonesiano Edi Susilo, che non a caso si chiama Chianti Classico, volendo far capire che il vino non si annacqua. Del resto, questo è il fiume della famosa battaglia di Montaperti, luogo di scontro tra senesi e fiorentini, il fiume che si tinse di rosso, e rosso è anche il vino del “Chianti Storico”.
Continuando per la strada bianca, si arriva a Pievasciata, ed è qui che troviamo il cuore del “Bac”, Borgo d’Arte Contemporanea. Di fronte alla Pieve di San Giovanni Battista, trova il suo spazio “Incomunicabilità” di Piero Giadrossi, grande figura del territorio chiantigiano, nonché fondatore e ideatore del Parco Sculture del Chianti. Incomunicabilità sta a rappresentare il non dialogo: due cabine telefoniche originali inglesi, con due manichini, un uomo e una donna, che si telefonano invece di aprire le porte e parlarsi. E’ proprio dal Parco Sculture del Chianti che è partita l’idea di coinvolgere artisticamente altre aziende presenti nel territorio, e una grande mano l’hanno data sia il comune di Castelnuovo Berardenga, chela Provinciadi Siena.
Il progetto ha avuto il via lo scorso anno, e dopo che sono stati localizzati alcuni siti idonei e identificati i proprietari, alla fine questo è il risultato. Quattro opere sono state già installate, due sui terreni delle istituzioni, due su terreni dei privati. Il progetto “Bac”, una riqualificazione urbana e paesaggistica attraverso l’arte, prevede almeno una dozzina di installazioni di arte contemporanea tra Pievasciata e dintorni.
Ma visto che Siena non dista tanti km, viene spontaneo scorger tra le opere l’”Omaggio al Palio”: sulla provinciale che da Pievasciata, porta a Vagliagli, scalpita un cavallo in acciaio corten tagliato al laser, ideato dall’artista italiano Sandro Bessi. Si termina il viaggio, momentaneo, a Casuccio Tarletti, presso le Tenute Toscane di Bruna Baroncini, che accoglie il progetto artistico “Struzzi metropolitani”, del cinese Yu Zhaoyang . Un uomo e una donna realizzati in metallo, altre oltre cinque metri. In origine le due figure, guardavano dentro a dei grattacieli, ma Alessandro Pinciani ha avuto l’idea dei cipressi. Il contemporaneo che si inserisce perfettamente tra il paesaggio chiantigiano, è una bella visione, vedremo in futuro quale altre opere, verranno a far parte del Bac.
STEFANIA PIANIGIANI
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