Una sera di fine settembre, complice l’ultimo caldo estivo è piacevole stare a discorrere di gelato, che può entrare tranquillamente dentro un pasto.
Da un idea della Fondazione Rocca di Staggia insieme a tre castelli, (la Rocca di Staggia, la Rocca di Castellina e Poggio Bonizio) e a tre maestri gelatieri, Simone Municchi della Gelateria Antica Delizia di Castellina in Chianti, Paolo della Gelateria Il Ventaglio di Poggibonsi e Silvia della Gelateria Porta Romana a Staggia Senese, è stata partorita questa cena inedita a base di gelati e sorbetti, accompagnati da abbinamenti a primo avviso inediti ma in realtà azzeccatissimi.
Vogliamo osare di più? Ma certo, e allora al gelato abbiniamoci anche del vino! Ma non solo Vin Santo, troppo scontato, ma anche un Chianti 2011 del vicino podere Montalpruno e una Vernaccia di San Gimignano della Cappella Sant’Andrea.
La cosa divertente è partita subito con i commensali, perchè in realtà noi eravamo “pellegrini” e nella logica di un ragionamento “pellegrino”, ci si ospita a vicenda, quindi ben vengano nuove conoscenze all’interno dell’antica Rocca di Staggia.
Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere (che prima veniva mangiato solo dai ricchi): ottimo il sorbetto di pere accompagnato da pecorino per iniziare la seduta sensoriale, naso e palato ringraziano il pecorino di Lucardo che una volta si esportava in Francia, e lo sposalizio tra il povero cacio e la ricca pera mette insieme due classi sociali. Ricordandosi che la pera è donna…con nomi spesso religiosi, altro vezzo della cultura di casa nostra…
Fichi e prosciutto? Troppo evidente! Mettiamo insieme del sorbetto di fichi abbinato a del salame e viene da esclamare: avremmo perso il paradiso per una mela o per un fico?
Per sconfiggere la peste si ricorreva al Vin Santo che se usato per bagnare il pan di Spagna, amalgamato poi al gelato al gorgonzola, fa vedere non le stelle, ma il sole che scende sulla terra, tale è la sua bontà.
Ed ecco che dal salato si passa ai fiori con il gelato ai petali di rosa e miele, seguito da croccante e crema di rosolacci, si avete capito bene il gelato al papavero…per poi arrivare al cheesecake di fragoline di bosco.
Dulcis in fundo gelato al Vin Santo e granella di cantuccini, gelato alla crema e pepe, cioccolato al peperoncino…e sorbetto al limone e salvia per finire una cena da re.
Ricordando che il gelato è un alimento e può tranquillamente entrare a far parte di una dieta, perchè nel sorbetto ad esempio non ci sono ne panna e ne latte. Inoltre fare un buon gelato è un connubio di sapienza, arte e tecnica e non deve mai finire la voglia di sperimentare e la curiosità.
Un grazie di cuore a Simone Municchi e a Graziano per la sua bellissima visita guidata della torre tonda e della storia della rocca.
La Rocca di Staggia via dell’Ospedale, 2
Staggia Senese (Siena)
APERTA TUTTI I GIORNI DALLE 10.00 ALLE 19.00
Contatto telefonico:
(+39) 366 4792092
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