Non c’è nulla da dire, la Leopolda, è la Leopolda! E’ il posto ideale per fare questo evento: lunghi tavoli con i produttori affiancati, molto spazio fra un banco di assaggio e l’altro, e tanta luce per apprezzare al meglio il colore del vino in degustazione.
Bellissimi tutti i produttori allineati comune per comune! Mi sono quasi emozionata a vedere tutti i miei “gaiolesi” e i “raddesi” tutti a fila, uno di fianco all’altro! La Chianti Classico Collection, è un occasione per assaggiare le nuove annate in commercio, ma anche un modo per salutare tanti amici produttori, che vengono all’anteprima carichi di orgoglio e di profumo di viola sangiovese….
Mi sembra doveroso cominciare dal mio comune Gaiole in Chianti, dove la vulcanica Emanuela Stucchi Prinetti, insieme al fratello Roberto, non smettono mai di stupire con i loro grandi vini, dove nella Riserva Badia a Coltibuono 2007, il sangiovese e il canaiolo si sentono vigorosi. Bello vedere l’amica Ilaria Chianucci di Capannelle, accanto a Filippo Vigni del Castello di Ama, che ha lasciato la natura per un giorno, rivelandosi un ottimo relatore. Il factotum Michele del Castello di Cacchiano, presenza fissa di tutti gli appuntamenti, con una virtuosa Riserva “2006” e un IGT che farà parlare tanto di se, il “Fontemerlano” 2007.
Mi sposto poco lontano e trovo Luca Martini di Cigala di San Giusto a Rentennano, due assaggi su tre: l’Anteprima 2010 della fattoria di un colore vivissimo e brillante, e la stupenda Riserva 2008 “Le Baroncole“. Sorprendente la nuova realtà dell’azienda “Le Miccine“, che grazie a Paula,oltre al Chianti Classico, ha portato in assaggio un bianco, l’IGT Toscana Vermentino 2010, molto audace. Della Rocca di Montegrossi, ho degustato il Chianti Classico 2009, e insieme a Ester abbiamo provato anche “Geremia” IGT 2007, con tutta la Francia dentro.
Di Caparsa, Val delle Corti e Monteraponi, che dire ancora? Vini eccellenti e soprattutto grandi amici! E grande donna, Susanna Grassi dell’Azienda I Fabbri, capace di fare un grande Chianti Classico sulle alture di Lamole.
Ci vuole proprio un’Anteprima, per far mettere la giacca ad Alessandro Boscu Bianchi Bandinelli! Vederlo tutto rimbellettato, al fianco del fratello Andrea, che la giacca la porta sempre, fa un bell’effetto! La Villa di Geggiano, tanto cara agli inglesi, aggiunge un tocco internazionale al sangiovese sia nella Riserva 2007 che nel Chianti Classico 2008.
Lamole….un terroir da tenere sottocchio: Simone e Giuliano Coccia di Castellinuzza e Piuca, che oltre al buonissimo Chianti Classico, produce on olio EVO, delicato e intrigante allo stesso tempo come il Morcaio. Paolo Socci della Fattoria di Lamole-Castello delle Stinche: uomo di grande spessore, riversato tutto nell’Anteprima Antico Lamole Vigna Grospoli 2010. Altra grande scoperta lamolese, sono stati i vini di Paolo Coccia del Podere Castellinuzza, aiutato dalle tre figlie, con Serena traino importante dell’azienda.Il Chianti Classico 2009 contiene tutti i profumi di Lamole e l’anteprima 2010 promette grandi visioni. In separata sede ho avuto l’occasione di assaggiare anche il Vin Santo…sensazionale!
E sensazionale il Vin Santo 1998 di Querciavalle di Valeria Losi, compagna di corso sommelier, che ha tenuto testa alla Riserva 2007 Millennium. Dopo il Vinitaly, ho rivisto con piacere Gaia Capitani, di San Leonino, e anche quì un omaggio alla Francia con il Syrah in purezza Salivolpe 2008, Francia che si ritrova anche nella Riserva Monsenese 2006 e nel Chianti Classico San Leonino 2008.
Una scoperta la Riserva 2007 del Castello di Radda, una conferma i vini presentati da Cristiano Castagno, enologo della Fattoria Ispoli a Mercatale. Sempre insuperabili i grandi vini della parte fiorentina come Isole e Olena e il Castello di Monsanto e quelli della controparte senese come Bibbiano e Ormanni. Quest’anno sono state fatte tante belle cose, speriamo che continuino, soprattutto il progetto della zonazione….
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