Loro Ciuffenna è sull’antica via Cassia Vetus (oggi la statale “Setteponti), e al centro del borgo, uno dei meglio conservati del Valdarno, si trova l’osteria New Conte Max. A dispetto del “new”, siamo in un luogo storico, nel cuore del paese, dove una volta sorgeva un frantoio. Ristrutturazione al minimo, con tanto di pavimento in tre varianti, lasciato tale e quale, due salette per i commensali e la “new” cucina di Jonathan Rossini ai fornelli che la sa lunga nel fatto di dosare bene tradizione con quel pizzico di innovazione che non guasta mai. L’ eccellenza delle materie prime e grande attenzione al prodotto, necessaria in una cucina come quella di Jonathan che tende a trattare il meno possibile gli ingredienti, per esaltarne le loro proprietà.
In occasione della “Conviviale l’Oro del Ciuffenna” dell’Accademia Italiana della Cucina, delegazione del Valdarno, è stato interessante assaggiare piatti come la lingua di vitello con salsa verde e cipolle rosse abbinata a un purè di ceci e nel frattempo discorrere del concetto di osteria insieme a Antonello Arrighi, nominato “Simposiarca” della conviviale dal delegato Roberto Vasarri.
Il bello di una conviviale, è che tutte le volte viene sempre trattato un tema, non è una cena qualsiasi.Io, nelle varie cene, ho imparato a non far confusione con aromi e princìpi, a non farmi fregare con i pesci manipolati dall’industria, i cosidetti “falsi”, e a capire meglio il termine di osteria: una storica definizione recita locale pubblico dove si serve da bere, prevalentemente vino, e dove si offrono anche pasti alla buona. Però non bisogna farsi trarre in inganno, perchè il termine nella sua storia ha avuto varie oscillazioni. Derivando dal latino hospes, e avendo origini nobilissime, osteria, si traduce in luogo di ospitalità, ed è per questo che molti locali un pò più eleganti si fregiano di questo titolo per suggerire un legame con le tradizioni più autentiche.
E al New Conte Max, di autentico, tra la lista delle vivande, c’era anche il risotto con crema di cipolla fondente e foie gras, da far sciogliere volontariamente insieme al riso, seguito dalla sella di maialino brasata nel Vin Santo accompagnata da verza. Per finire il cioccolato in tre mosse: mousse, torta, e cioccolato piccante. Ad accompagnare i piatti, il Chianti Vigna di Pallino, della Tenuta Setteponti, fresco, di pronta beva, adatto a tutte le pietanze.
Piazza Nannini 3, Loro Ciuffenna (AR)
Tel: 055 9172877
2 Commenti